Proteus

2013
per quartetto d'archi

Come Proteo, divinità marina greca capace di mutare forma in qualsiasi momento, il quartetto, concepito come un'unità, un unico organismo pulsante, si trasforma gradualmente. Da piccole cellule tematiche ne sfociano altre che contagiano progressivamente la precedente in un fluide continuo interrotto solo apparentemente da flashback nella seconda parte del brano, dei punti interrogativi che sottolineano l'impossibilità di sfuggire al meccanismo di mutazione.